RADIESTESIA - Angeli e Radionica

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RADIESTESIA


La metodica usata per rilevare, tra l'altro, gli effetti della radionica si chiama Radiestesia, un termine coniato dall'abate francese A. Mermet. E si avvale della sensibilità psichica associata a strumenti semplici e ingegnosi. Nell'accingersi a una ricerca radiestesica è necessario privilegiare una situazione ambientale il più possibile gradevole; evitare ogni eccesso sonoro e di illuminazione. Operare in buone condizioni psicofisiche, possibilmente in solitudine, non temere il risultato, conoscere il più possibile il campo della ricerca, procurarsi quindi il materiale necessario per operare in ogni situazione con coscienza (disegni anatomici, planimetrie, oggetti necessari), operare con metodo ponendo domande mentali chiare e circostanziate, evitare di dare spettacolo e ovviamente avere ben chiara la convenzione per le risposte.
LA CONVENZIONE
La convenzione mentale è alla base di ogni ricerca radiestesica; essa consiste nel dare un significato ai movimenti degli strumenti, quindi l'interpretazione può essere personale, ma normalmente è sosì considerata: 
- per il pendolo:
si considera una risposta affermativa la rotazione dello strumento in senso orario, negativa in senso antiorario. Quando taglia, cioè si muove in diagonale è segno di confusione o di blocco. Prima di fare ogni ricerca è bene dare un piccolo invito all'oscillazione del pendolo. 
- per il biotensor:
si considera una risposta affermativa il movimento oscillatorio dal basso verso l'alto, detto di "chiamata"; negativa o "taglia" il movimento oscillatorio da sinistra verso destra e viceversa.
Altri movimenti come rotazioni destrose o sinistrose, o un moto diagonale possono essere interpretati come assestamenti o confusione nell'impostazione della domanda che deve sempre prevedere una risposta negativa o positiva.
COME OPERARE
È essenziale all'inizio di ogni ricerca mettersi in posizione comoda, tenere la schiena ben dritta per facilitare il fluire dell'energia.. Fare quindi il vuoto mentale; ciò si può ottenere abbastanza velocemente con uno o più respiri profondi che contribuiscono ad allineare il corpo eterico con il corpo fisico. Questa è una pratica che attuiamo automaticamente molte volte durante la giornata, prima di affrontare un compito impegnativo o dopo un rallentamento delle funzioni vitali dovuto al sonno o alla digestione. In pratica uno o più respiri profondi aumentano la nostra disponibilità di ossigeno e anche di energia sottile, provocando un leggero e momentaneo scollegamento con la nostra personalità (e tutti i suoi problemi) a favore della nostra mente superiore. 
Lo stato che il radiestesista tende a raggiungere è quello di una leggera trance cosciente che gli permette come già detto un collegamento più stretto con il proprio Sé superiore al quale ogni risposta è accessibile in modo veloce e completo.

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