RADIONICA - Angeli e Radionica

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RADIONICA

Nel 1863 nacque a San Francisco Albert Abrams, il padre della moderna Radionica. Il termine Radionica nasce dalle cosidette 'Reazioni Elettroniche di Abrams".
Abrams, noto medico americano, aveva casualmente scoperto che una zona dell'addome di un paziente affetto da una forma tumorale del labbro, rispondeva alla percussione (tecnica che consiste nel percuotere il dito medio della mano sinistra posata sul corpo del paziente, con il dito medio della mano destra) con un suono sordo.
Incuriosito da questo fatto fece sdraiare il paziente per palpare la parte e riconoscere eventuali problemi; l'esame risultò negativo stimolando ulteriormente la curiosità di Abrams che, fatto rialzare il paziente riprovò con la percussione che questa volta risuonò normale. Eseguendo altre prove Abrams si rese conto che il suono sordo si manifestava in quel particolare punto solo quando il paziente era rivolto o guardava verso ovest. Questo fatto misterioso lo spinse ad effettuare in seguito tutta una serie di esperimenti per verificare e misurare la natura di questi fenomeni che avvenivano anche a distanza con il collegamento di un filo di rame, cioè se un campione infetto veniva collegato ad una estremità del filo, il paziente collegato, si conportava come se avesse quella particolare affezione. Questa "radiazione" influenzata indubbiamente dal campo magnetico terrestre (essere rivolti ad ovest aumentava la risposta) fu via via studiata da coraggiosi ed abili pionieri che sfidando le critiche di chi considerava assurde queste ricerche, continuarono su questa strada.

La Radionica oggi:
Attualmente si tende a considerare la radionica come lo studio della "onde di forma" ovvero della proprietà che ha ogni oggetto bi o tridimensionale di emettere energia, cosa del resto ovvia da un punto di vista prettamente fisico dato che ogni disegno o oggetto riflette la luce e di conseguenza lo spettro elettromahnetico di cui è composta. Gli oggetti bidimensionali ovvero I disegni, per la loro mancanza di tridimensionalità, rivevono e concentrano prevalentemente energià magnetica e una piccola parte di energia elettrica (lo spessore dell'inchiostro). I circuiti (così vengono chiamati I disegni o gli oggetti preposti alla trasmissione radionica) tridimensionali sono per quanto precedentemente detto, più completi perché lavorano anche in fase elettrica. Per quanto riguarda l'abbinamento dell'energia elettrica agli strumenti radionici, gia alla metà del secolo scorso si era capito che non era necessario.
Ovvero un apparecchio radionico concepito con l'utilizzo dell'energia elettrica, funziona anche se non è alimentato elettricamente. L'energia che viene usata evidentemente non è solo elettromagnetica o perlomeno noi riusciamo a misurare solo quella elettromagnetica. Molti sono I nomi dati a questa fonte energetica e diversi I modi per utilizzarla. Nicolas Testa (nato in jugoslavia nel 1857) la chiamava "Tachionica" e arrivo persino a dotare la sua auto di un motore che funzionava con questo principio (1931). Wilhelm Reich, contemporaneo di Freud, aveva scoperto una fonte di energia che chiamò "Orgonica". Anche lui applico questa energia a diversi campi come la medicina (terapie orgoniche) la meteorologia (cannone nubigufatore e nubificatore) e anche lui inventò un motore che varie e autorevoli testimonianze asserivano funzionante (anni '50 del secolo scorso). Henry Moray chiamò questa energia "Energia radiante" nel 1937 accese, con un apparecchio di sua invenzione, 40 lampade da 100 watt. Georges Lakhovsky che studiò le onde di forma emesse dai circuiti oscillanti, realizzando apparecchi terapeutici di notevole efficacia. E questi sono, forse, solo I più grandi. Le ricerche sulla radionica portano comunque grandi firme come quella dei coniugi De La Warr, Ruth Drown, Malcom Rae, T. G. Hieronymus e altri. 
La società scientica di quei tempi avversò in modo energico le invenzioni e le intuizioni di questi grandi ricercatori; il risultato fu l'affossamento delle ricerche, la distruzione dei libri (negli Stati Uniti, si arrivò a bruciare su sentenza di un tribunale, I libri di Reich) l'incarcerazione (Reich) e il tentato omicidio (a Moray spararono in più di una occasione). Lakhovsky pubblicò un libretto di denuncia (La Cabala) verso coloro che cercavano di impedire le sue ricerche.

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